Il comunismo è e rimane l'unica prospettiva di superamento positivo della società capitalistica. Ma quest'ultima, malgrado le sue traversie, pare divenuta un orizzonte insuperabile, e le forze protese al suo abbattimento sono oggi ridotte alla clandestinità e alla dispersione, se non al disorientamento. L'epoca del movimento operaio tradizionale, delle transizioni socialiste e dei loro programmi si è da tempo conclusa. Il patrimonio delle lotte e delle correnti teoriche del passato richiede un riesame profondo per separare ciò che è vivo da ciò che è morto. Il rapporto intercorrente tra le lotte quotidiane del proletariato, i movimenti interclassisti di massa dell'ultimo decennio e la rottura rivoluzionaria possibile appare più enigmatico che mai. La teoria comunista richiede nuovi sviluppi, per essere restaurata nelle sue funzioni. La necessità di affrontare questi nodi ci interpella in prima persona, come dovrebbe interpellare tutti i sostenitori del «movimento reale che abolisce lo stato di cose presente». I nostri mezzi sono a misura alle nostre forze: modesti. Impossibile in queste condizioni pretendere di essere i fautori unici e infallibili di una rifondazione teorica che arriverà a maturità solo in un futuro non prossimo. Ma è solo iniziando a camminare che si cominciano a tracciare strade percorribili.

giovedì 16 giugno 2016

Una primavera senza sole

Sul movimento di lotta contro la Loi-Travail in Francia

Alcuni comunisti della regione parigina  

[Volantino distribuito a Parigi, in occasione della manifestazione nazionale contro la Loi-Travail del 14 giugno 2016]
 
Questo testo vuole essere un contributo all'auto-comprensione del movimento sociale attuale; esso non aspira alla neutralità, né ad un consenso unanime: si tratta piuttosto di un tentativo di bilancio critico e di parte, che si propone di mettere in rilievo la specificità e i limiti del movimento. Di fronte a questi limiti, non abbiamo soluzioni miracolose da proporre; tuttavia pensiamo che essi debbano essere nominati e discussi, affinché altre vie diventino anche solo pensabili – tanto più che il rischio che il movimento venga seppellito a breve termine, non è trascurabile.