Il comunismo è e rimane l'unica prospettiva di superamento positivo della società capitalistica. Ma quest'ultima, malgrado le sue traversie, pare divenuta un orizzonte insuperabile, e le forze protese al suo abbattimento sono oggi ridotte alla clandestinità e alla dispersione, se non al disorientamento. L'epoca del movimento operaio tradizionale, delle transizioni socialiste e dei loro programmi si è da tempo conclusa. Il patrimonio delle lotte e delle correnti teoriche del passato richiede un riesame profondo per separare ciò che è vivo da ciò che è morto. Il rapporto intercorrente tra le lotte quotidiane del proletariato, i movimenti interclassisti di massa dell'ultimo decennio e la rottura rivoluzionaria possibile appare più enigmatico che mai. La teoria comunista richiede nuovi sviluppi, per essere restaurata nelle sue funzioni. La necessità di affrontare questi nodi ci interpella in prima persona, come dovrebbe interpellare tutti i sostenitori del «movimento reale che abolisce lo stato di cose presente». I nostri mezzi sono a misura alle nostre forze: modesti. Impossibile in queste condizioni pretendere di essere i fautori unici e infallibili di una rifondazione teorica che arriverà a maturità solo in un futuro non prossimo. Ma è solo iniziando a camminare che si cominciano a tracciare strade percorribili.

sabato 17 dicembre 2011

Contributo a una critica dell'ideologia ultrasinistra

Leninismo e ultrasinistra

Jean Barrot (1969)

Il testo che segue è il prodotto del lavoro di un gruppo "informale" di compagni che sono tutti passati attraverso l’ultrasinistra e che, in seguito, hanno messo in discussione le concezioni fondamentali di questa corrente. Era stato redatto per la riunione organizzata, nel giugno 1969, da ICO (il bollettino "Informations Correspondance Ouvrière" che riunisce, dal 1958, un gruppo di operai e militanti dell'ultrasinistra). Noi speravamo allora di potere affrontare una discussione di fondo con dei militanti dell'ultrasinistra, "consiliaristi", ma l’ideologia dell'ultrasinistra, che volevamo porre al centro della discussione, ci è apparsa in stato di avanzata decomposizione. Se, come talvolta si dice, la nostra epoca è quella della morte di tutte le ideologie, non sembra che l’ideologia dell'ultrasinistra sia stata risparmiata. Ora, noi possiamo solo accelerare un processo già largamente iniziato. L’importante è andare avanti, facendo progredire il nostro lavoro teorico: ne abbiamo dunque approfittato per sviluppare la parte del testo consacrata alla dinamica del capitalismo e alla legge del valore. Il problema della liquidazione dell’ideologia dell'ultrasinistra è in via di risoluzione, non grazie al nostro testo, ma attraverso il movimento stesso della società; ora quel che importa è porre i problemi della rivoluzione.